Zona Thunder, PT.42: HARVEY DENT
- Stefano Barigazzi
- 26 nov 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Due Facce. Questo è il nome da supercattivo di un acerrimo nemico di Batman, che ha mezza faccia normale e mezza faccia messa male. E chi se ne frega? Cosa c’entra? Chiederete voi.
C’entra perché anche i Thunder hanno due facce e lo hanno dimostrato in queste prime sei partite di campionato, ma anche nel corso di una singola partita, come l’ultima in casa contro Re Basket.
Procediamo con ordine. L’avversario si presenta diametralmente all’opposto del tipo di squadra che siamo. Re Basket è esperta, non giovanissima, abbastanza fisica. Predilige il ritmo basso e il gioco in post, mentre in difesa si schiera spesso a zona 2-3, chiudendo gli spazi in area. Certamente, né il primo, né l’ultimo avversario di questo tipo che i Thunder si troveranno di fronte quest’anno. Come detto, tutto l’opposto dei carpigiani in maglia arancio, il che genera difficoltà.
Infatti, i primi due quarti si giocano in modo congeniale a Rubiera: ritmi bassi, pochi spazi e
troppa poca pazienza in attacco perché i Thunder possano trovarne, schieramento offensivo
troppo stretto, una marea di liberi sbagliati, attacco cinico dei biancovestiti che, trascinati da un paio di ottime individualità, capitalizzano quasi tutte le occasioni. Da parte nostra, una difesa troppo permissiva e poco intraprendente, che concede agli avversari la comoda scelta della giocata. La prima metà di gara si conclude comunque con il vantaggio Thunder, il che fa ben sperare. E questa è una faccia.

Ma inizia il terzo quarto e gli Harvey Thunder mostrano l’altra faccia.
Pronti – via, ecco che difendiamo ad un palmo dall’attaccante e prendiamo l’iniziativa, deviamo passaggi, rubiamo palloni e andiamo a rimbalzo. L’attacco avversario inizia ad accusare difficoltà, mentre i Thunder aumentano la velocità di circolazione della palla e trovano spazi che prima non vedevano. Si vede benissimo che i ragazzi sono entrati in campo con un altro spirito e una determinazione tutta diversa. Spronati da chi ha più esperienza e capacità tecnica – e perciò più responsabilità – anche coloro che entrano dalla panchina iniziano a costruire una prestazione maiuscola. Non intendo dimenticare che in più d’uno sono entrati in campo decisi e aggressivi sin dal primo minuto, ma ciò che cambia è il piglio generale della squadra. Ora si ragiona, si trovano belle giocate in attacco e, ancor di più, difese di ferro, e si va anche in contropiede.
È vero, dal venticinquesimo minuto si vede una flessione e anche un certo nervosismo in alcuni giocatori, che riporta Re Basket pericolosamente vicino. L’ultimo quarto, però, è decisivo. I Thunder chiudono 60 – 46, ma il punteggio in sé non dice tutto.

Abbiamo ancora tanto da sistemare, questo è sicuro. Ma ciò che abbiamo prodotto venerdì sera dimostra qualcosa che deve darci coraggio. Infatti, tante lacune non dipendono da limiti tecnici, ma dall’atteggiamento. Appena questo cambia, appena mettiamo in chiaro con noi stessi che siamo in campo per vincere perché, se non ci proviamo davvero, non è divertente e avremmo fatto meglio a rimanere a casa, di colpo tutto risulta più facile. Difese, canestri, rimbalzi, assist. Grandi prestazioni individuali e soprattutto un senso di coesione, di obiettivo comune, di… squadra. Vittoria importantissima.
Thunder, che faccia vogliamo mostrare? Io una preferenza ce l’ho. GO THUNDER!

IL TABELLINO
CARPI CITY THUNDER - RE BASKET 2000: 60-46 (12-14; 17-11; 11-11; 20-10)
CARPI CITY THUNDER: Cavallotti 14, Bellelli 13, Di Lorenzo (C) 12, Manzini 7, Campedelli 6, Storchi 4, Colli 2, Righetti 2, Di Vaio, Gallico, Maffezzoli, Esposito.
PROSSIMO IMPEGNO
CARPI CITY THUNDER - PALL. SASSUOLO
1 DICEMBRE 2023, ORE 21:30
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